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Sassi, cosa c'è di più comune e facile da trovare camminando per boschi e campi e molto più spesso per parchi e vialetti di città. Per non parlare dei cantieri cittadini, in costruzione di nuovi edifici o in riparazione di selciati stradali. Ci inciampiamo noi grandi e li lanciamo dall'altra parte della strada. Noi bimbi, invece li osserviamo dall'alto, poi ci avviciniamo e li prendiamo nelle nostre mani, per una osservazione più dettagliata.

E alla fine scopri che è lui, quello bello, quello che hai cercato per tanto tempo, quello che, quando lo tieni in mano, ti scalda, e non solo il palmo, ma anche il cuore.

Ma non è ancora pronto, o sarebbe meglio dire, che non siamo pronti, noi a renderlo visibile.


Cosa fare, quindi? Il più delle volte si conserva, si pone nella scatola magica, dove non si sentirà solo, ma sarà accolto come un eroe, un possibile protagoinista di racconti e storie fantastiche.

Questa volta non ci rimane molto insieme agli altri, ha la stofffa e la forza di un mattatore. Si, lo so, direte voi, alla fine lo leghi con dello spago e lo lasci appeso insieme a perline e altri cerchi. Ad una prima vista, è così. Ma ancora una volta vi chiedo di fare più attenzione.


Due cerchi all'interno del sasso lo circondano e un terzo cerchio a due giri di spago lo tengono stretto. All'interno di un intreccio legnoso di spirali avvolte l'una nell'altra e appena sotto un cerchio più piccolo a fare da base, a dargli forza e supporto.


Ma non finisce qui, un terzo intreccio li circonda tutti e tre, più grande ed intenso, a mantenere la posizione e delimitare una suddivisione fra interno ed esterno.



Che altro, un filo di cotone, ordito in modo tale da intercalare e incastonare fra un nodo e l'altro una perlina di legno nel primo strato e una di madreperla bianca nel secondo, e finire nell'ultimo assetto di vimini piu spessi che ne delimitano la circonferenza esterna. Cosi, ancora una volta, senza grandi celebrazioni, i 4 cerchi intrecciati hanno fatto da cornice al sasso nero solitario contornato da due linee e una piccola ovale bianca. e li rimarranno per un tempo variabile, fino a quando un giorno, dissolvendosi, torneranno alla terra, in una ciclicità che va oltre il tempo e lo spazio.







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